Il Jun Fan Jeet kune do, la via del pugno che intercetta di Bruce Lee
Alla fine degli anni 70 il maestro Bruce Lee sentiva che dopo tanti anni di arti marziali la complessità delle discipline da lui apprese non lo portavano ad un risultato ottimale. Cominciò ad elaborare un suo personale concetto che lo portò ad una grande svolta, il suo stile divenne un “non stile” e la sua tecnica divenne la “non tecnica” ossia non si limitava ad apprendere movimenti basati sulle discipline formali, ma le semplificava in modo da ottenere il massimo risultato con il minimo movimento, quindi non ha aggiunto complessità ma si è limitato a semplificare e rendere il JKD un vero e proprio strumento di combattimento rapido ed efficace.
Esistono 2 grandi branche del JKD : original e concept
La M.A.S.T. è orientata sul Jun Fan Jeet Kune Do original che cerca di riprendere fedelmente lo studio e l’arte del grande Maestro.
I principi fondamentali di Bruce Lee sono ben descritti in tanti suoi appunti e libri e li possiamo suddividere in diversi punti :
1. Economizzare le forze nell’attacco e nella difesa
2. I calci e pugni devono seguire l’istinto che viene addestrato con tante ore di lavoro.
3. Ritmo spezzato, mezzo ritmo e ritmo intero o ritmo di trequarti (ritmo del JKD nell'attacco e nel contrattacco)
4. Allenare il proprio fisico con i pesi e mantenere una struttura fisica solida ma nello stesso tempo fluida
5. I movimenti devono essere diretti, gli attacchi e contrattacchi vanno sferrati dalla posizione in cui si é (senza modificarla)
6. Tronco mobile e lavoro di gambe (footwork) disinvolto
7. Le tattiche di attacco devono essere sempre imprevedibili.
8. Corpo a corpo spietato:
- a. abbattimento con astuzia
- b. atterramento
- c. presa stretta
- d. immobilizzazione
9. Irrobustimento dell'intero organismo (allenamento totale e allenamento mediante contatto, su bersagli mobili)
10. Calci e pugni (Armi) rese potenti e aguzze dal continuo "affilamento"
11. Espressione individuale e non produzione di massa, vitalità e non morta applicazione di regole classiche (ogni individuo deve esprimere la propria personalità nel combattimento)
12. Oltre ai movimenti fisici, cura la 'continuità dell'io che si esprime'
13. Totalità, non frammentarietà strutturale
14. Rilassamento e insieme potente penetrazione. Ma un rilassamento ricco di elasticità, di scatto, non un corpo fisicamente rilassato. Un corpo fluido e allenato diventa esplosivo ed efficace.
15. Flusso ininterrotto (movimenti rettilinei e curvi, in alto e in basso, verso destra e verso sinistra, passi laterali, oscillazione verticale e circolare del busto, movimenti circolari con le mani)